In… Formazione: La Voce del Parroco

CUSTODIRE LA VITA

L’inviolabilità della vita umana

La vita è il bene fondamentale dell’esistenza umana, perché è il presupposto di tutti gli altri beni. Ogni essere umano ha diritto alla vita e nessuno, per nessun motivo, in nessuna circostanza, può privare un’innocente della sua vita.

In questo campo risalta l’opposizione radicale fra una bioetica della qualità della vita, che ritiene intangibili solo le esistenze che raggiungono un certo standard di benessere e di prestazioni, e la bioetica della sacralità della vita, che, indipendentemente da ogni altra considerazione o convinzione, ritiene degna di rispetto e di tutela ogni vita umana.

La dignità della persona e il valore della sua vita non possono essere vanificati dalle sue esperienze, neppure da quelle più penose, perché, quando parliamo della dignità della vita umana, non parliamo di un «valore per la persona» che, in determinate circostanze, può rivelarsi un disvalore e non un bene per la persona stessa, ma parliamo di un valore che è nella persona, un valore, cioè, che non è funzionale alla persona ma intrinseco
ad essa.

Considerata nella luce della fede, «l’inviolabilità del diritto alla vita dell’essere umano innocente dal concepimento alla morte è un segno e un’esigenza dell’inviolabilità stessa della persona, alla quale il Creatore ha fatto il dono della vita». (Congregazione per la Dottrina della Fede, istruzione Donum vitae (22.2.1987), Introduzione, n. ev 10/1167.)

L’eutanasia è la soppressione deliberata di una vita umana: essa viene attuata in una situazione particolare di sofferenza e talvolta con la convinzione di fare un gesto di pietà, ma nessuno può attentare alla vita di un uomo senza porsi in dissonanza con il rispetto dovuto alla vita personale, per cui ogni forma di eutanasia diretta non è moralmente giustificabile.

Il magistero papale si è espresso nell’enciclica Evangelium vitae con autorevolezza assai prossima all’irreformabilità:

In conformità con il Magistero dei miei predecessori e in comunione con i vescovi della Chiesa cattolica, confermo che l’eutanasia è una grave violazione della legge di Dio, in quanto uccisione deliberata moralmente inaccettabile di una persona umana. Tale dottrina è fondata sulla legge naturale e sulla parola di Dio scritta, è trasmessa dalla Tradizione della Chiesa ed insegnata dal Magistero ordinario e universale. (Giovanni Paolo II, Lett. enc. Evangelium Vitae, n. 65)

Don Massimo, vostro Parroco