In… Formazione: Lettera del Vescovo Ernesto

per l’Anno Pastorale 2022/2023 – TERZA PARTE

Aver chiari i punti fermi ci permette di non essere ciechi che pretendono di guidare altri ciechi. Ma fra le certezze che il Signore ci dona, c’è anche l’invito a una perenne conversione. La fase sapienziale la tradurremo allora in un esercizio affascinante ed impegnativo: quali sono i rimproveri che Gesù rivolge ai suoi discepoli? Un esercizio affascinante, perché è un esercizio che ci provoca; un esercizio impegnativo, perché ci porterà a rispondere agli inviti del Signore con più generosità.

La vera sapienza consiste nel riconoscersi peccatori e invocare con fiducia la misericordia di Dio: Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: “Signore, allontanati da me, perché sono un peccatore”. (Lc 5,8)

Anche questa seconda tappa la descriveremo sinteticamente con un principio fondamentale: ecclesia semper purificanda est (cfr Lumen Gentium 8).

La terza fase viene definita, nelle indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana, la fase profetica. Saremo quindi invitati a guardare al futuro. Ma per un credente il futuro non è solo il tempo che gli sta davanti. Il futuro è soprattutto ciò che sta ‘al di là del tempo’. Vi è una Chiesa che vive nel presente e una Chiesa che vive nell’eternità. Questa fase la percorreremo alla luce di una espressione che ricavo dal libro dell’Apocalisse al capitolo 21: ecclesia sicut sponsa ornata.

Questo terzo passaggio sarà il più complesso, perché richiederà non solo impegno, ma soprattutto capacità di contemplazione; contemplazione dei doni che Dio ha fatto alla nostra Chiesa sabina e capacità di saper guardare al futuro, cercando di pensare secondo Dio e non secondo gli uomini (cfr Mt 16, 23).

Credo che a questo punto sia chiara la proposta che viene fatta a tutte le comunità ecclesiali e all’intera Diocesi: vivremo il cammino sinodale calandolo concretamente nella nostra realtà, alla luce del percorso fatto finora e cercando di delineare le prospettive per il futuro. Questo dinamismo, teso fra la nostra esperienza e l’esperienza di tutta la Chiesa, ci arricchirà e porterà certamente frutti abbondanti a lode e gloria di Dio.

L’ANNO PASTORALE 2022-2023

L’Anno Pastorale che ci accingiamo ad intraprendere, sarà quindi caratterizzato dalla riflessione sui punti fermi, sulle certezze che accompagnano il discepolo-missionario (per usare un’espressione cara a Papa Francesco).

Papa Francesco, all’inizio dell’Evangelii Gaudium, ci esorta ad avere questa capacità di andare all’essenziale:

Una pastorale in chiave missionaria non è ossessionata dalla trasmissione disarticolata di una moltitudine di dottrine … l’annuncio si concentra sull’essenziale, su ciò che è più bello, più grande, più attraente e allo stesso tempo più necessario …. In questo nucleo fondamentale ciò che risplende è la bellezza dell’amore salvifico di Dio manifestato in Gesù Cristo morto e risorto. (35 e 36)

Anche per questo Anno Pastorale è stato elaborato un itinerario di Lectio Divina, basato su alcuni testi evangelici tratti quasi esclusivamente dal Vangelo di Matteo, che ci accompagna nell’Anno Liturgico. La proposta è stata arricchita con alcuni testi ricavati dall’Evangelii Gaudium.

Condivido con voi una personale soddisfazione. Nella nostra Chiesa Sabina, abbiamo ormai acquisito il fatto che un programma pastorale non consiste in un elenco di cose da fare, di impegni da portare a termine. Un programma che sia autenticamente pastorale, consiste in un itinerario spirituale inteso nel senso più profondo del termine: un itinerario di fede che ci coinvolge sia a livello personale che comunitario. Da questo itinerario scaturiscono poi anche le scelte operative.

  Vescovo Ernesto