Con la prima domenica di Avvento inizia il nuovo anno liturgico, mentre per l’anno civile o per l’anno scolastico siamo molto attenti affinché il nuovo inizio venga curato con attenzione, e magari lo prepariamo con largo anticipo, per l’anno liturgico spesso non ci rendiamo neanche conto che sta iniziando il nuovo anno, che attraverso le sue celebrazioni, ci aiuterà a vivere ogni giorno il Mistero di Cristo.
Attraverso alcuni spunti del Catechismo della Chiesa Cattolica approfondiamo allora il senso dell’anno liturgico e il perché la Chiesa ha ritenuto buono ordinare le celebrazioni in un calendario per ripercorrere i momenti principali dell’Incarnazione e della Redenzione di Cristo:
· «La santa Madre Chiesa considera suo dovere celebrare con sacra memoria, in determinati giorni nel corso dell’anno, l’opera salvifica del suo Sposo divino. Ogni settimana, nel giorno a cui ha dato il nome di domenica, fa memoria della risurrezione del Signore, che una volta all’anno, unitamente alla sua beata passione, celebra a Pasqua, la più grande delle solennità. Nel ciclo annuale poi presenta tutto il mistero di Cristo […]. Ricordando in tal modo i misteri della redenzione, essa apre ai fedeli le ricchezze delle azioni salvifiche e dei meriti del suo Signore, così che siano resi in qualche modo presenti in ogni tempo, perché i fedeli possano venirne a contatto ed essere ripieni della grazia della salvezza». [1163]
· A partire dal Triduo pasquale, come dalla sua fonte di luce, il tempo nuovo della risurrezione permea tutto l’anno liturgico del suo splendore. Progressivamente, da un versante e dall’altro di questa fonte, l’anno è trasfigurato dalla liturgia. Esso costituisce realmente l’anno di grazia del Signore. L’Economia della salvezza è all’opera nello svolgersi del tempo, ma dopo il suo compimento nella pasqua di Gesù e nell’effusione dello Spirito Santo, la conclusione della storia è anticipata, « pregustata », e il regno di Dio entra nel nostro tempo. [1168]
· L’anno liturgico è il dispiegarsi dei diversi aspetti dell’unico mistero pasquale. Questo è vero soprattutto per il ciclo delle feste relative al mistero dell’incarnazione (Annunciazione, Natale, Epifania) le quali fanno memoria degli inizi della nostra salvezza e ci comunicano le primizie del mistero di Pasqua. [1171]
Il susseguirsi del tempo e delle feste ci aiuta ad entrare pienamente nella salvezza che Gesù ci ha donato, scoprendo domenica dopo domenica quanto ha amato ognuno di noi. In particolare a Natale e a Pasqua, con i relativi tempi di preparazione di Avvento e di Quaresima possiamo vivere un tempo di grazia di incontro con il Signore, da riscoprire poi nella ferialità di tutto l’anno.