In… Formazione: Il Consiglio pastorale parrocchiale

1. Definizione

Il Consiglio pastorale parrocchiale è una riproduzione a livello parrocchiale di ciò che rappresenta il Consiglio pastorale diocesano. Si può quindi definire come la riunione del clero parrocchiale e dei rappresentanti laici, presieduta dal parroco, che esamina le esigenze di evangelizzazione nel territorio della parrocchia, nonché i mezzi adeguati per soddisfarle. La sua creazione è ordinata dal vescovo diocesano, se lo ritiene opportuno.

2.Origine

I fondamenti del Consiglio pastorale si trovano nelle Sacre Scritture, nell’Ecclesiologia del Concilio Vaticano II, in alcuni testi del Magistero e nel Codice di Diritto Canonico vigente.

Fondamenti scritturali

Molti altri testi biblici possono essere utilizzati per fondare l’istituzione del consiglio pastorale parrocchiale, ma facendo riferimento ai concetti di comunione, unità e partecipazione, prendiamo come riferimento due testi di San Paolo. La Chiesa è presentata dall’apostolo Paolo come il corpo di Cristo con molte membra (1 Cor 12, 12-26). E ogni membro ha il proprio ruolo da svolgere per la crescita e l’armonia di tutto il corpo (Ef 4,15-16).

Nel Concilio Vaticano II

In linea con la comprensione della Chiesa come Popolo di Dio, Corpo di Cristo, il Concilio Vaticano II ha sviluppato un’ecclesiologia di comunione con l’obiettivo di aumentare la partecipazione dei battezzati alla vita della loro Chiesa. Il consiglio pastorale, sia diocesano che parrocchiale, ha quindi origine dal desiderio del Concilio Vaticano II di valorizzare il ruolo dei laici nella vita della Chiesa.

Ecco alcuni testi conciliari come prova:

-N. 10 e 26 della Costituzione dogmatica Lumen gentium sulla Chiesa (21/11/1964).

-N. 10 e 26 del Decreto conciliare “Apostolicam actuositatem” sull’apostolato dei laici (18 novembre 1965),

-N. 27 del Decreto Christus Dominus sull’ufficio pastorale dei vescovi nella Chiesa (28/10/1965)

Nei documenti magisteriali precedenti al CIC 1983

Tra i documenti del Magistero, alcuni possono essere considerati il fondamento del Consiglio pastorale parrocchiale.

Il motu proprio “Ecclesiae Sanctae” di Paolo VI (6/8/1966),

Lettera della Congregazione per il Clero, “Omnes fideles”, sui consigli pastorali (15/03/1972), nn. da 1 a 4.

Nel Codice di diritto canonico del 1983

Nel Codice di diritto canonico, i canoni 511-514 trattano del consiglio pastorale a livello diocesano.

Per quanto riguarda il consiglio pastorale parrocchiale, la questione viene affrontata nel capitolo dedicato ai parroci e ai vicari parrocchiali. Così, il CIC 1983 prevede nel canone 536 – §1, quanto segue: “Se risulta opportuno a giudizio del Vescovo diocesano, dopo aver sentito il consiglio presbiterale, in ogni parrocchia venga costituito il consiglio pastorale, che è presieduto dal parroco e nel quale i fedeli, insieme con coloro che partecipano alla cura pastorale della parrocchia in forza del proprio ufficio, prestano il loro aiuto nell’attività pastorale”.

Documenti magisteriali successivi al Codice del 1983

Dopo il Codice del 1983, il Magistero ha scritto altri documenti che ribadiscono la necessità di un coinvolgimento dei laici. Tra questi documenti , ne citiamo due.

-Papa Giovanni Paolo II, Esortazione apostolica post-sinodale “Christifideles Laici”, (30/12/1988), n° 26-28.

-Congregazione per il Clero, Istruzione “La conversione pastorale della comunità parrocchiale al servizio della missione evangelizzatrice della Chiesa” (29/06/2020).

Don Honoré Bougoum